Renzi sfida Di Maio: «Sei il capo degli impresentabili vieni a confrontarti in tv»

Renzi sfida Di Maio: «Sei il capo degli impresentabili vieni a confrontarti in tv»
«A Di Maio dico: se sei davvero sicuro delle tue idee e delle tue azioni, perché non ti presenti in tv in un dibattito pubblico all'americana? Attaccavi gli...

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«A Di Maio dico: se sei davvero sicuro delle tue idee e delle tue azioni, perché non ti presenti in tv in un dibattito pubblico all'americana? Attaccavi gli impresentabili tu che ora sei il capo degli impresentabili: accetta la sfida. Tu hai chiesto un confronto tv tre mesi fa. Adesso accetti la sfida o revochi anche questa come fosse un bonifico qualsiasi?». Lo scrive Matteo Renzi a Luigi Di Maio su Facebook. «Siccome pensano che gli italiani siano rincoglioniti - denuncia - vogliono trasformare una truffa in uno spot».


«Noi siamo il Pd. Siamo quelli che hanno riportato la crescita in Italia e rimesso il Paese in moto. Abbiamo fatto errori, certo. Abbiamo avuto problemi all'interno, certo. Ma noi non scappiamo davanti alle difficoltà. Perché senza coraggio in politica non vai da nessuna parte», aggiunge Renzi. «Quando avrete finito di insultarci, quando avrete finito con la sceneggiata degli scontrini, quando avrete esaurito le fake news, ci troverete ad aspettarvi: pronti al confronto civile. Caro Di Maio, tu hai chiesto un confronto televisivo tre mesi fa. Adesso accetti la sfida o revochi anche questa come fosse un bonifico qualsiasi?». 

«Deve valere per tutti la stessa regola: il moralismo double face che sta mettendo in campo il M5S è insopportabile», aveva detto Renzi nel pomeriggio intervistato da Myrta Merlino a L'Aria che Tira. «Non puzzo - ha ironizzato Renzi - ma Di Maio non mi vuole incontrare. Ha paura». 





Oltre al caso rimborsi, Renzi ha negato l'eventualità di un governo con Fi e Berlusconi. «No, non ci andremo. Non faremo accordi con chi ha messo in piedi una coalizione estremista». L'ex premier ha anche smentito il retroscena secondo il quale punterebbe all'Unione Europea come successore di Juncker. «Ma perché parlate sempre di cosa farò io da grande?», ha detto Renzi, smentendo il retroscena secondo cui punterebbe ad essere il successore di Juncker. «Questo è ciò che voglio fare io» ha aggiunto mostrando un cartello con i 100 punti del programma del Pd. «Per ogni punto una cosa fatta e una da fare. Per ogni misura concreta un impegno per il futuro».





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Il Messaggero