«La madre di tutte le sfide è la riforma costituzionale che si propone di dare stabilità e governabilità all'Italia nei prossimi anni». Lo ha...
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«Il Consiglio dei ministri ha votato alcuni provvedimenti legati alla P.a. che giudico di grande rilievo e importanza. E mentre il dibattito nazionale, della politica tradizionale, è concentrato sui ballottaggi, c'è un'azione costante del Parlamento e del governo che giudico davvero inedita. Con questo spirito raccogliamo anche l'approvazione della legge del dopo di noi».
I FURBETTI DEL CARTELLINO
Chi viene beccato a timbrare il cartellino e ad andarsene vede finita la pacchia. Non c'è una lunga trafila. Noi l'abbiamo chiamata una norma di buon senso. Chi fa questo sta truffando lo stato e quindi siamo finalmente al punto in cui prendi e vai a casa. C'è il licenziamento in modo "cattivo" ma giusto».
«Viene data speranza ai dipendenti pubblici: c'è la riduzione dei comparti da 11 a 4, che è condizione necessaria e sufficiente a riaprire una strada di dialogo per il rinnovo del contratto che è per noi un obbligo ma anche un impegno che prendiamo». Lo ha detto ancora Matteo Renzi sulla P.a. La cifra «dovrà essere valutata perché le richieste saranno superiori. I tempi saranno non semplicissimi: è un inizio. Si può iniziare a discutere con i sindacati per arrivare finalmente al rinnovo dei contratti che è fermo da sei anni», sottolinea. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero