«Prima della sua scomparsa la sera del 25 gennaio», Giulio Regeni «effettuò 20 chiamate telefoniche»: lo ha sostenuto una «fonte della...
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E intanto da lunedì potrebbero arrivare sulla scrivania del pm di Roma Sergio Colaiocco i risultati definitivi sull'autopsia con una relazione ampia che conterrà risultati anche tossicologici. Ma non solo. Gli inquirenti della procura romana aspettano anche l'arrivo delle carte fornite dagli inquirenti egiziani.
Altri tasselli importanti quindi da aggiungere all'inchiesta sulla morte del giovane ricercatore. Tasselli che potrebbero alimentare l'ipotesi investigativa della procura romana che vede Giulio Regeni ucciso da «veri e propri professionisti della tortura». E per circoscrivere ulteriormente gli spostamenti che Regeni ha compiuto al Cairo prima delle 19:40 del 25 gennaio, giorno in cui scompare, il pm Sergio Colaiocco ha avanzato una richiesta alle società che gestiscono i maggiori social network per ottenere le password utilizzate da Giulio in modo da poter ricostruire gli spostamenti effettuati dal ricercatore con la geolocalizzazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero