Il nuovo Senato è il cuore della riforma Costituzionale. A oltre 35 anni dai primi tentativi di modifica dei meccanismi parlamentari delineati dalla Costituzione del...
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Attenzione non si vota sull’eliminazione del bicameralismo in quanto tale perché il Senato resta ma, se passa il Sì, Palazzo Madama non avrà più gli stessi poteri della Camera: non darà più la fiducia al governo; esaminerà solo il 5/10% delle leggi e rappresenterà Regioni e Comuni, un po’ come avviene in Germania col Bundesrat. La riforma prevede anche l’unificazione delle costose burocrazie di Camera e Senato. Anche qui salterebbero alcune poltrone doppione.
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La fine del bicameralismo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero