La Rai si avvia verso il Foa bis. Domani è previsto il doppio round in Vigilanza: alle 13 l'audizione del presidente in pectore, venti minuti in cui il giornalista...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Pd resta sulle barricate contro una «nomina illegittima»: la consigliera Rita Borioni, unica a votare no in cda, ha già preannunciato ricorso, i capigruppo parlamentari Delrio e Marcucci hanno chiesto ai presidenti di Camera e Senato di sconvocare la Vigilanza. Al pressing su Fico e Casellati si aggiunge oggi l'Usigrai: «Occorre evitare che la Rai finisca in un pantano di contenziosi legali che ne metterebbero a rischio l'operatività», è l'altolà del sindacato, che allega il parere legale dello studio Principato - con le «ragioni di illegittimità della riproposizione» di Foa - e il precedente del 2005, quando la Vigilanza «considerò all'unanimità decaduto dal cda il candidato a presidente che era stato bocciato dai commissari».
«Sulla Rai stiamo assistendo all'accordo Berlusconi-Di Maio. Immagino i tanti provvedimenti che seguiranno a questo, chiaramente illegittimo», ripete Marcucci. E Michele Anzaldi: «L'abuso che viene commesso con Foa rischia di gettare il servizio pubblico in un girone dantesco di ricorsi e controricorsi. Fico e Casellati come possono far finta di nulla?».
Al netto di possibili battaglie giuridiche, e dei pareri legali di segno opposto depositati in Vigilanza e chiesti dallo stesso vertice Rai, dopo un mese e mezzo di stallo tra giovedì e venerdì l'azienda dovrebbe avere un vertice pienamente operativo. Sul tavolo della riunione del consiglio, subito alcuni contratti e probabilmente anche l'indicazione di un interim per la TgR, che dal 30 settembre sarà ufficialmente vacante con l'uscita di Vincenzo Morgante (nuovo direttore di Tv2000) dall'azienda. Solo nelle sedute successive - a quanto si apprende - il vertice metterà mano al nodo nomine: una partita in cui peseranno le rivendicazioni della maggioranza giallo-verde, ma in cui l'ad Fabrizio Salini non intende rinunciare a scelte autonome, basate sui rapporti di stima e sulle competenze.
Nei rumors delle ultime ore, per il Tg1, accanto ai nomi di Gennaro Sangiuliano e di Alberto Matano, prende quota quello di Franco Di Mare.
Il Messaggero