Il cda Rai ha preso atto, con un voto unanime, della risoluzione consensuale del contratto del dg Antonio Campo Dall' Orto. La riunione - secondo quanto si apprende - si...
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Il consiglio di amministrazione della Rai ha ascoltato l'informativa della presidente in merito alla decisione del direttore generale Antonio Campo Dall'Orto di lasciare l'incarico. Rai e il direttore generale - informa una nota di Viale Mazzini - hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. L'azienda procederà alla nomina di un nuovo direttore generale nel consiglio di amministrazione previsto per il prossimo 6 giugno.
Antonio Campo Dall'Orto - prosegue la nota - ha deciso di rinunciare a qualsiasi tipo di trattamento economico ulteriore oltre la data stabilita come ultimo giorno di lavoro. Il dg uscente ha assicurato che rimarrà a disposizione del suo successore per fornire ogni elemento utile a garantire una transizione la più fluida e fruttuosa possibile.
Monica Maggioni ringrazia Antonio Campo Dall'Orto per il lavoro fatto insieme nella volontà di perseguire l'obiettivo di un Servizio Pubblico forte e attrattivo.
Il totonomi nel frattempo impazza. In pole rimane Paolo Del Brocco, "l'usato sicuro" attualmente a Rai Cinema e non particolarmente sgradito a Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Sale la quotazione di Claudio Cappon, che è già sato dg Rai e perciò saprebbe come guidare la macchina fino al prossimo anno. Ma c'è un terzo possibile candidato, Nicola Claudio, direttore della segreteria del cda. Profilo molto tecnico e molto affidabile ma è lui stesso a non essere arciconvinto di salire al timone.
Intanto dal coté della commissione parlamentare di vigilanza è partito un attacco alla presidente Monica Maggioni. L'accusa è targata M5S e riguarda delle trasferte legate all'ultimo volume scritto dalla giornalista. «L'attuale presidente della Rai - scrive la deputata pentastellata Mirella Liuzzi - deve chiarire il prima possibile se i suoi viaggi per presentare il proprio libro sono stati pagati dal Servizio pubblico che dirige. Per questo abbiamo presentato un'interrogazione in commissione di Vigilanza Rai».
«Da approfondimenti giornalistici - afferma Liuzzi - emergerebbe che ci sono stati diversi viaggi dell'allora direttore di RaiNews per presentare i propri libri. Quei viaggi sono stati fatti a spese dell'azienda? È un interrogativo cui chiediamo una pronta risposta».
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Il Messaggero