Prodi: la Cina sta costruendo una nuova via della seta col Mediterraneo, l'Italia ne approfitti

Romano Prodi
Per l'ex premier Romano Prodi è in atto una forte competizione fra Wall Street e la City londinese per diventare punto di riferimento della finanza cinese e così assicurarsi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per l'ex premier Romano Prodi è in atto una forte competizione fra Wall Street e la City londinese per diventare punto di riferimento della finanza cinese e così assicurarsi il primato nel ricco mercato finanziario mondiale.


Prodi è stato ascoltato a lungo stamane dai senatori della Commissione Esteri e la sua audizione è stata ricca di spunti inediti e al di fuori da visioni provinciali. L'ex premier è rimasto molto colpito dalla decisione della Gran Bretagna (seguita da Italia, Francia e Germania) di entrare a far parte della Banca asiatica per gli investimenti, fortemente voluta dalla Cina. "E' chiaro - ha detto - che la City punta a diventare il punto di riferimento dello yuan, la moneta cinese, e quindi la prima piazza finanziaria mondiale in competizione con Wall Street".



Prodi ha analizzato a fondo la situazione dello scacchiere mediterraneo. “L'azione bellica in Libia non è solo inappropriata e dannosa, ma del tutto impossibile e irrealistica”, ha detto l'ex premier ai senatori. Secondo Prodi inoltre “le guerre non si vincono con i droni e gli aeroplani, ma nel caso con tanti scarponi”.



L’ex premier ha sottolineato che “il Mediterraneo è stato abbandonato da Usa e Russia” e che l’Europa stenta a trovare sue linee di azione politica se non quelle di tipo assistenziale. A suo dire, l’unico modo per risolvere il dramma libico è quello di portare tutte le tribù intorno ad un tavolo.



Poi il Professore ha ribadito che l’Italia potrebbe svolgere una ruolo strategico molto importante non solo sul fronte dell’immigrazione ma anche su quello economico. “Sta nascendo una nuova via della seta nel senso che la Cina è interessata ad aumentare i propri flussi commerciali che passano per il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez ma l’Italia non sembra saperne approfittare – ha sottolineato Prodi – Mentre segnali più interessanti sono venuti dalla Grecia che se ha vnduto mezzo porto del Pireo ai cinesi sembra comunque decisa ad attrarre su di sè parte di questo flusso”. Per Prodi non andrebbe sottovalutata la nuova Banca Asiatica di Investimento (cui l’Italia ha aderito) fortemente voluta dalla Cina e che nasce con enormi potenzialità finanziarie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero