Matteo Salvini ormai da 14 giorni non fa che ripetere: “Deve essere un premier terzo, Di Maio non può andare bene”. E il segretario della Lega ripete questo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ed è proprio in Mattarella che Di Maio confida per poter approdare a palazzo Chigi. Il leader grillino è infatti convinto che il capo dello Stato non voglia nel ruolo di premier un mero esecutore del contratto tra 5Stelle e Lega. E che preferisca un leader politico, anche perché tecnici d’area o professori rischiano di essere solo fantocci nelle mani di Salvini e dello stesso Di Maio. Del resto Mattarella è stato chiaro quando, ricordando Luigi Einaudi, ha detto che il presidente della Repubblica “non è un notaio”. Che può, come fece il primo capo dello Stato dell’era repubblicana, imporre un proprio presidente del Consiglio disattendendo alle richieste dei partiti. Ecco, è questo su cui punta Di Maio. La speranza, naturalmente, è che Mattarella imponga il suo nome a Salvini. Del resto il leader leghista, esattamente come quello 5Stelle, non può permettersi un fallimento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero