I fatti di Parigi raccontati ai bambini, la psicoterapeuta: «Rassicurare e farli disegnare»

I fatti di Parigi raccontati ai bambini, la psicoterapeuta: «Rassicurare e farli disegnare»
Effetto Parigi sulla psiche dei bambini. Fatica ad addormentarsi, ansia generalizzata, domande, silenzi, un finto far nulla di niente. «Le immagini della televisione e le...

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Effetto Parigi sulla psiche dei bambini. Fatica ad addormentarsi, ansia generalizzata, domande, silenzi, un finto far nulla di niente. «Le immagini della televisione e le conversazioni degli adulti sui tragici fatti di Parigi possono colpire i nostri bambini e allarmarli, anche se lì per lì evitano il problema. Il fatto è che i piccoli sentono tutto e sono molto sensibili alle atmosfere, ecco dunque che è importante aiutarli a superare un eventuale disagio adottando una strategia che li rassicuri e le faccia sentire protetti». A parlare è Paola Vinciguerra, psicoterapeuta esperta di gestione dello stress presidente Eurodap, Associazione europea disturbi attacchi di panico.




«Far finta di niene o aprlare dell'attacco di Parigi di nascosto in casa non è certo una soluzione - prosegue Vinciguerra - Piuttosto, è importante spiegare al bambino che sul tg non troviamo fatti normali, come le feste di compleanno, interrogazioni e gite, ma eventi talmente eccezionali da fare notizia. Ecco che quanto è accaduto a Parigi è un fatto al di fuori della normalità e che non tocca il loro quotidiano. I bambini devono essere certi di essere al sicuro».



Nella vita di tutti giorni vanno seguiti i piccoli riti domestici dei più piccoli, adottando un linguaggio chiaro e adatto alla loro età. Niente punti oscuri, più trasperenza possibile, dunque. Impossibile dare dettagli ma possibile assicurare che nulla cambia in casa, a scuola, nei rapporti con amici e familiari.



«E' opportuno - sugegrisce la psicoterapeuta - farli disegnare, senza dare un tema, e capire, così, quanto e come sono stati colpiti dall'evento. SE vediamo all'improvviso tanto nero, fuoco, persone a terra, è la spia che, in qualche modo, anche indiretto, l'evento li ha toccati nel profondo» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero