Attentato a Parigi, un uomo arrestato a metà settembre per progetto di attentato ad una sala da concerti

La polizia francese
Un attacco a un teatro-sala da concerto a Parigi con armi automatiche e cinture esplosive. Era questo l'incarico che avrebbe ricevuto un cittadino francese di 30 anni durante...

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Un attacco a un teatro-sala da concerto a Parigi con armi automatiche e cinture esplosive. Era questo l'incarico che avrebbe ricevuto un cittadino francese di 30 anni durante un suo soggiorno "militante" in Siria a maggio di quest'anno.




La notizia, con pochi particolari di dettaglio e senza nomi e riferimenti dei protagonisti, era stata data il 18 settembre scorso dal sito franceinfo.fr.

L'uomo, arrestato dalla polizia francese l'11 agosto scorso, sarebbe rientrato in Francia dopo essere stato ferito in combattimento. Il suo arresto sarebbe avvenuto per una "soffiata" fatta da una "jihadista spagnola" fermata anch'essa al rientro da un viaggio in Siria. Sarebbe stata la donna, che avrebbe ricevuto lo stesso incarico dallo stesso "sponsor" siriano riconducibile probabilmente allo Stato Islamico, a fare il nome del suo complice francese. La presenza di alcune armi nel suo appartamento avrebbero poi costituito la base per la conseguente detenzione del trentenne parigino.



Nel corso degli interrogatori seguiti all'arresto, l'uomo - di cui non è indicata l'eventuale origine ma solo la nazionalità - avrebbe confessato di aver ricevuto indicazioni precise per compiere attacchi in una o più sala da concerto sul territorio francese.

Quella che all'epoca era stata una notizia tra mille altre, cui dedicare appena una decina di righe e con poche "riprese" giornalistiche da parte di altri media, oggi assume un valore inquietante e drammatico. Nessun elemento può essere sottovalutato, ma in un'epoca interconnessa come la nostra troppe (e difficili) sono le cose da controllare e verificare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero