Città del Vaticano La storia di suor Pauline Quinn ha dell’incredibile e stamattina, durante l’udienza in piazza San Pietro, ha commosso Papa Francesco mentre...
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Le cose piano piano si rimisero a posto, Pauline incontrò un prete che la aiutò a rimettersi in carreggiata, facendola studiare, fino a che Pauline non decise di farsi suora domenicana. I successivi decenni li ha impegnati a realizzare un programma straordinario che ha chiamato: «Pavimentare la speranza» e si basa sull’addestramento di cani da destinare a persone non vedenti, un addestramento che viene fatto in carcere. Un programma attualmente coinvolge le detenute di 40 istituti di pena in 24 Stati. La vita di Puline è diventata anche un film, nel 2001, intitolato «Dentro queste mura».
«Il programma di addestramento dei cani si basa su un obiettivo centrale, cercare di fare imparare ai detenuti i bisogni degli altri, di farli entrare nei panni di chi non può vedere. In questo modo i detenuti si trovano di nuovo in contatto con degli animali, i cani, e questo offre loro un impatto emotivo molto importante per il recupero». La prima prigione nella quale la religiosa ha introdotto questo programma nel 1981 era a Washington. Oggi sono quasi cento le carceri che applicano questo metodo, anche in Argentina, Australia, Polonia e Italia.
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Il Messaggero