Città del Vaticano – E' stato l'abbraccio di un padre ad un papà disperato, straziato e dolente davanti alla morte annunciata del figlioletto Alfie....
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Al termine dell’udienza generale, il Papa ha chiesto alla folla dei fedeli di riflettere sul valore della vita: “Attiro l’attenzione di nuovo su Vincent Lambert e il piccolo Alfie Evans, e vorrei ribadire e fortemente confermare che l’unico padrone della vita, dall’inizio alla fine naturale, è Dio! E il nostro dovere, il nostro dovere è fare del tutto per custodire la vita. Pensiamo in silenzio e preghiamo”. Anche domenica era tornato sul caso di Alfie, citando anche quello del francese Vincent Lambert, al quale l'ospedale di Reims dov'è ricoverato ha annunciato di voler staccare nutrizione e idratazione assistite.
“Sono situazioni delicate – aveva detto il Pontefice – molto dolorose e complesse. Preghiamo perché ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignità e curato in modo adatto alla sua condizione, con l’apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari, con grande rispetto per la vita”. Il 4 aprile scorso il Papa in un tweet aveva chiesto di fare "tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans" e di ascoltare "la profonda sofferenza dei suoi genitori”.
Ad organizzare il viaggio del papà del piccolo Alfie è stato il vescovo di Carpi, Francesco Cavina, amico del vescovo di Liverpool che lo ha contattato per aiutare la giovane coppia e tentare una ultima soluzione in Vaticano. «L’incontro è stato deciso ieri mattina. Thomas era disperato perché c’era stata la sentenza della Corte d’appello che riaffermava la decisione della Corte di primo grado, che bisogna staccare il ventilatore e lasciare morire questo bambino. L'incontro è durato 20 minuti e il clima era commovente in quella stanza. Il Papa ha incoraggiato Thomas, gli ha detto che ammira il suo coraggio. Ha poi parlato dell'amore di Dio, un amore simile, visto che il Signore non si rassegna a perderci. Ora tutto si dovrà vedere. E' una situazione delicata».
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Il Messaggero