Città del Vaticano - Nuovi santi in arrivo, tra cui il prototipo del sacerdote che vive vicino alla gente, in questo caso un prete gaucho che ha girato in lungo e in largo...
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Elisabetta della Trinità, nata e vissuta a Digione a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ’900, scriveva: "So bene che il buon Dio si comporta con me con tenerezza, come una mamma". L’umile ragazza francese divenuta monaca, e morta a soli 26 anni, ha lasciato scritti intensi e di forte spessore spirituale. La sua passione viva per il Signore accomuna Elisabetta a Santa Teresa d’Avila e Santa Teresina del Bambin Gesù’, ha sottolineato padre Bruno Secondin, teologo carmelitano. "Io mi perdo in Dio come una goccia d’acqua nell’oceano", scriveva ancora la ragazza che si sentiva "abitata da Dio Trinità". Negli anni della malattia annotava: "sto diventando come Gesù’. In cielo la mia missione sarà aiutare le anime a uscire da se stesse. Fosse una noia non ci andrei. Il cielo e’ sulla terra se si vive nella fede".
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Il Messaggero