Città del Vaticano - Le parole chiave per capire l’ultimo tassello nella strategia finanziaria di Papa Francesco sono: trasparenza e controllo. E’ stata resa nota la nomina...
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Nato all’Aja, ha avuto una formazione prevalentemente britannica. Nel 1975 consegue la qualifica di Chartered Accountant of England and Wales (equivalente a Dottore Commercialista). Iscritto all'Istituto Nazionale dei Revisori Contabili in Italia nel 1995 ed alla NedCommunity (Amministratori Indipendenti) dal Novembre 2008. Comincia a lavorare a Londra ma, da lì a poco, intraprende un percorso di 32 anni in Deloitte trasferendosi in Italia. In Deloitte diventa "partner" nella divisione Audit nel 1984 e poi ricopre anche il ruolo di Responsabile Risorse Umane prima in Italia, poi in Europa (1990-1996) e successivamente a New York come Managing Director Risorse Umane Worldwide dal 1998 al 2003.
Dal 2007 diventa consulente di diverse società private – tra cui Milone Associates e Jobnet – e membro di alcuni cda di società quotate in Borsa, tra cui Fiat Industrial e Indesit. Secondo lo statuto di recente approvato in Vaticano l'Ufficio del Revisore è l'ente al quale è affidato il compito di revisione dei dicasteri della Curia Romana e delle istituzioni a essa collegate e alle amministrazioni che fanno capo al Governatorato della Città del Vaticano. L’obiettivo di Papa Bergoglio è impedire lo spreco delle risorse e altri scandali finanziari. Quelli che finora ci sono stati bastano e avanzano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero