CITTA' DEL VATICANO - Non ci saranno appoggi diretti al Family Day, eppure Papa Francesco, ad una settimana dalla manifestazione di piazza, chiarisce: "Non può
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Il Papa ha parlato nel discorso alla Rota Romana in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Parole chiare su un argomento scottante, che è fonte di divisioni. Ciò non deve far dimenticare, ha detto, che "la famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo, appartiene al ’sogno’ di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità". Secondo Bergoglio la Chiesa, pur tutelando il principio, deve dimostrare “l’indefettibile amore misericordioso di Dio verso le famiglie, in particolare quelle ferite dal peccato e dalle prove della vita, e insieme proclamare l’irrinunciabile verità del matrimonio secondo il disegno di Dio".
Se il Family Day all'orizzonte resta una grana per il Vaticano, non meno lo è la riforma in atto dei mass media. Un settore in sofferenza economica che dovrà essere rafforzato, tenendo in considerazione le centinaia di persone che vi lavorano. Radio Vaticana, Ctv, Osservatore Romano, Sala stampa, Pontificio Consiglio per le comunicazioni Sociali, Ufficio media della Segreteria di Stato. Insomma un ginepraio, scoordinato e costoso, aumentato mastodonticamente sotto Giovanni Paolo II, quando non vi erano problemi di budget. Ora la musica è destinata a cambiare. Monsignor Viganò, il responsabile del settore, ha informato che la riforma si farà senza tagliare teste: "ci sono in questo settore 700 persone. 700 famiglie e percorsi diversi. E il processo deve avere attenzione alle storie personali, senza passare sulla testa delle persone".
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Il Messaggero