Papa Francesco ai genitori: «Insegnate l'abc della fede ai figli con il dialetto del cuore»

Papa Francesco ai genitori: «Insegnate l'abc della fede ai figli con il dialetto del cuore»
Città del Vaticano - La trasmissione della fede 2.0 procede da padre in figlio attraverso il dialetto. Trasmettere quel dono a un bambino significa parlargli in un idioma...

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Città del Vaticano - La trasmissione della fede 2.0 procede da padre in figlio attraverso il dialetto. Trasmettere quel dono a un bambino significa parlargli in un idioma comprensibile fatto, prima ancora che di parole, di gesti. Papa Francesco fa l'elogio del dialetto non tanto come sistema linguistico che ha perduto autonomia e prestigio davanti a un altro sistema divenuto dominante e riconosciuto come ufficiale (la definizione è della Treccani) ma come alfabeto del cuore, quel linguaggio primario e potente che i bambini nelle famiglie possono apprendere osservando i comportamenti quotidiani della mamma e del papà. Senza scomodare il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti che negli anni Settanta ha scoperto i neuroni a specchio, la più arcaica e potente forma di apprendimento degli esseri umani sin dai primi giorni di vita attraverso la vista, Papa Francesco nella Cappella Sistina mentre amministrava il sacramento del battesimo a 38 neonati si è lasciato andare ad una serie di considerazioni per i genitori. «Noi abbiamo bisogno dello Spirito Santo per trasmettere la fede: da soli non possiamo, la possiamo di trasmettere solo 
come una grazia dello Spirito Santo, per questo voi li portate 
qui, perché ricevano lo Spirito Santo: Padre, Figlio e Spirito 
Santo che abiterà nei loro cuori. Una cosa che si può fare solo con il dialetto dell'amore».


E' stata una omelia improvvisata, fatta a braccio quella che ha riservato a 16 bambini e 18 bambine. Nella Cappella Sistina ogni tanto il silenzio era rotto dai loro vagiti. Tutto è stato molto simbolico, il cero acceso, l'acqua del fonte battesimale, i gesti sul capo impartiti ai neonati. Bergoglio ricordava ai genitori che il loro primo compito è trasmettere il credo. «Una cosa che si può fare solo parlando il dialetto dell’amore. Oggi voi portate al battesimo i vostri figli. Questo è il primo passo del primo compito che voi avete: il compito della trasmissione della fede, li portate a ricevere lo Spirito santo per trasmettere la fede, da soli non possiamo, trasmettere la fede è una grazia dello Spirito santo». Papa Francesco sorrideva guardando quei fagotti che ogni tanto si mettevano a strillare. «Anche loro hanno un proprio dialetto e ci fa bene sentirlo. Magari hanno fame e nel caso non esitate dare loro da mangiare. Allattateli senza paura, dategli da mangiare, anche questo è un linguaggio d’amore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero