«Qualcuno - ha detto il Papa nell'udienza generale dedicata ai bambini - osa dire quasi per giustificarsi che è stato un errore farli venire al mondo, ma questo è...
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Papa Francesco ha anche criticato le giustificazione che talora adducono gli adulti per non interessarsi della passione dei bambini, le ha chiamate «difesa legale di ufficio: 'dopo tutto non siamo un ente di beneficenza, ci spiace non possiamo farci nulla, nel proprio privato ognuno è libero'; queste parole - ha ammonito - non servono quando si tratta di bambini».
Dopo aver ricordato che la Chiesa si «mette al servizio dei bambini e delle famiglie», ha proseguito: «fratelli e sorelle, pensate bene, con i bambini non si scherza, pensate che cosa sarebbe una società che decidesse una volta per tutte di stabilire questo principio: è vero che non siamo perfetti e che facciamo molti errori, ma quando si tratta di bambini che vengono al mondo nessun sacrificio degli adulti sarà giudicato troppo grande perché un bambino non pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente».
«A questa società - ha rimarcato il Papa - molto sarebbe perdonato dei suoi errori; il Signore ascolta quello che gli riferiscono gli angeli dei bambini, domandiamoci sempre cosa racconteranno a Dio di noi questi angeli dei bambini?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero