Bruciò vivo un clochard a Palermo, chiesto l'ergastolo per il benzinaio

Ha dato fuoco a un clochard, uccidendolo. Ora, rischia di passare una vita intera in carcere. I pm di Palermo, Alfredo Gagliardi e Maria Forti, hanno chiesto una condanna...

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Ha dato fuoco a un clochard, uccidendolo. Ora, rischia di passare una vita intera in carcere. I pm di Palermo, Alfredo Gagliardi e Maria Forti, hanno chiesto una condanna all'ergastolo per Giuseppe Pecoraro, il benzinaio accusato dell'omicidio. Pecoraro, reo confesso, lo scorso marzo aveva bruciato vivo il senzatetto Marcello Cimino, mentre dormiva su un giaciglio di fortuna davanti al ricovero dei Capuccini.


I legali dell'imputato, gli avvocati Carolina Varchi e Brigida Alaimo, nella scorsa udienza avevano chiesto di sospendere il processo per verificare con una perizia la capacità di stare in giudizio di Pecoraro. Il giudice, però, ha respinto la richiesta, dichiarando concluso il dibattimento. Pecoraro aveva confessato poche dopo l'arresto. Aveva detto agli inquirenti di avere dato fuoco a Cimino perché avrebbe molestato la sua donna. Per i periti nominati dal giudice, l'imputato è capace di intendere e di volere.
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Il Messaggero