Il pm Nino Di Matteo, titolare dell'inchiesta sulla morte della neonata abbandonata ieri in un cassonetto a Palermo, è arrivato al reparto di Ginecologia dell'ospedale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La trentenne palermitana, dopo aver gettato nei rifiuti la piccola è tornata in via Di Giorgi per riprendere la neonata ma non si sarebbe fermata perchè c'erano delle persone. A riferirlo è stata la stessa donna al ginecologo che l'ha in cura. La donna ha anche detto ai medici di avere nascosto la sua gravidanza a tutti, persino al marito che ora è in viaggio da Gemona (Friuli) per Palermo.
La "consapevolezza". La giovane mamma palermitana «inizia ad avere consapevolezza del gesto che ha compiuto» uccidendo la piccola. Ne è convinto il Direttore dell'Unità di Ginecologia dell'ospedale Cervello di Palermo, Vincenzo Lo Bue che, parlando nella tarda serata di ieri, dopo il ricovero della donna, con i giornalisti, ha confermato lo stato di choc della giovane. «Ci ha detto che era convinta che la piccola fosse morta perché non la sentiva respirare - ha spiegato il medico - ci è sembrata molto confusa». Ecco perché la donna avrà anche un «supporto psicologico». Anche la famiglia sarebbe «pronta a supportarla», come dice ancora il medico conversando con i cronisti. Il Primario ha poi confermato che la donna ha partorito da sola, come spiegato dalla stessa giovane.
Sindaco di Gemona: pronti a darle un aiuto. «In paese c'è incredulità per quanto è successo». Lo dichiara Paolo Urbani, sindaco di Gemona del Friuli, cittadina in cui era andata ad abitare da pochi mesi la giovane mamma. «La famiglia non era conosciuta - ha affermato il sindaco -. Non era seguita dai servizi sociali, era una situazione che non presentava caratteristiche di difficoltà. Ora partecipiamo con il cuore in mano a questo dramma. La porta del Comune - ha aggiunto - è sempre aperta. Seguiremo la vicenda con attenzione e siamo pronti a dare una mano in caso di bisogno, come stiamo facendo con tutti in questi momenti di difficoltà e crisi economica».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero