Anziché la terza e gigantesca nave romana dell'imperatore Caligola lunga 70 metri, sul fondo del lago di Nemi (Roma) è stata individuata solo una barchetta da...
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Resta il fascino delle ipotesi avanzate dall’architetto di Genzano Giuliano Di Benedetti, l’uomo che sostiene di aver trovato prove storiche sul fatto che Caligola fece costruire tre navi sul lago di Nemi. Forse la terza nave è andata distrutta o forse si trova sotto il limo e perpendicolare al costone, come asserisce l'architetto, ma fatto sta che finora si rimane con l'unica certezza storica che nei fondali del lago di Nemi c'erano due immense imbarcazioni recuperate durante il ventennio fascista e poi andate distrutte da un incendio durante la seconda guerra.
Un po' di delusione delle aspettative c'è ma, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, dall’agenzia regionale calabrese hanno fatto sapere che comunque è stata acquisita una documentazione fondamentale per Nemi in quanto i fondali del lago sono stati oggetto di una totale scansione, metro per metro e ci vorrà ancora un mese per avere il report dettagliato in 3D. Si avrà dunque presto un quadro dello stato di salute del piccolo lago nel cuore dei Castelli Romani che potrebbe tornare utile per eventuali opere di bonifica.
Inoltre Nemi per un po' sarà al centro dell'attenzione per le sue ricchezze storico archeologiche. Infatti l’Arpacal è stata contattata da media colossi mondiali esteri: la produzione Bbc di Londra, la statunitense National Geographic nonché dalla tv tedesca ARD. I media esteri sarebbero interessati a fare un documentario sulla storia delle navi Romane. E chissà se dagli esami dei fondali non esca fuori qualche altro prezioso cimelio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero