C’era una microspia nell’ufficio del governatore della Campania. La scoperta un anno fa, ora De Luca ne ha parlato con i magistrati romani che indagano sul presunto...
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Una vicenda approdata a una conclusione formale, con lo stralcio di De Luca (destinato a una probabile archiviazione), e avvisi di chiusa inchiesta a carico di Nello Mastursi (ex responsabile dello staff politico del presidente) e dell’avvocato Guglielmo Manna, che aspirava a una nomina, del giudice Anna Scognamiglio e di altri presunti intermediari. Ci si interroga sul perché la cimice fosse stata piazzata nella stanza del governatore, appena insediato, e da chi: se fosse legalmente autorizzata da un pm o no; ma soprattutto chi si volesse intercettare: Caldoro, l’inquilino uscente? O De Luca? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero