Almeno 71 persone, tra cui 12 membri delle forze di sicurezza, sono morte dopo che militanti Rohingya armati hanno lanciato attacchi coordinati contro delle postazioni di polizia...
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Le violenze, le più sanguinose degli ultimi mesi nella zona, arrivano un giorno dopo che una commissione guidata dall'ex capo dell'ONU Kofi Annan ha rilasciato una serie di raccomandazioni al governo di Suu Kyi su come reagire alle crescenti tensioni nella regione occidentale. Più di 1 milione di Rohingya vivono nello stato Rakhine e sono stati sottoposti a decenni di persecuzioni, incluse restrizioni alla libertà di movimento. L'operazione è stata rivendicata su Twitter dall'Esercito Arakan per la salvezza dei Rohingya, un gruppo militante emerso lo scorso anno che ha già attaccato le forze di sicurezza ad ottobre. Ne è seguita una massiccia repressione dell'esercito, durante la quale i soldati sono stati accusati di stuprare e uccidere civili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero