MILANO - Da questa mattina il settimo piano del palazzo di giustizia di Milano e' blindato. Motivo: l'udienza preliminare a carico del fondatore della Lega Nord Umberto...
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Nel procedimento Umberto Bossi è accusato di truffa aggravata per oltre 40 milioni di euro, tentata truffa e appropriazione indebita per 208 mila euro, mentre risponde di truffa in concorso con l'ex tesoriere della lega Francesco Belsito, Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci in qualità di legale rappresentante della Lega, perché avrebbe truffato rimborsi elettorali per oltre 40 mila euro. La Procura contesta inoltre al Senatur quindici spese indebitamente rimborsate, tra le quali 1.583 euro di lavori edili nella casa di Gemonio, altri 13.500 e 20 mila euro in due assegni rubricati «casa Capo lavori», 81 mila euro di lavori edili ma per la casa di Roma, 9.000 euro per il ricovero di un figlio, 160 euro per un regalo di nozze, 26 mila euro di capi d'abbigliamento, 2.200 euro di gioielli, 1.500 di cure dentistiche. Quanto ai figli di Bossi, rispondono di appropriazione indebita. Nel dettaglio i pm contestano a Renzo Bossi 145 mila euro per venti sprese, tra le quali dodici multe, due cartelle esattoriali, l'assicurazione dell'auto e l'acquisto per 77 mila euro del titolo di laurea albanese presso l'Università Kristal di Tirana. A Riccardo Bossi sono invece addebitati 157 mila euro in 48 pagamenti: 23 multe, cinque riparazioni d'auto in carrozzeria, leasing o noleggi di vetture, l'abbonamento a Sky, spese del veterinario, rate dell'Università dell'Insubria, canoni d'affitto di casa, spese di mantenimento della moglie e debiti personali. Lo scorso giugno la Procura ha chiesto l'archiviazione per l'ex vicepresidente del Senato Rosi Mauro.
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Il Messaggero