Con l'accusa di avere preso tangenti per sponsorizzare protesi e di avere causato danni fisici a tre pazienti finiti sotto i suoi ferri, è stato rinviato a giudizio...
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Nella ricostruzione del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare dell'inchiesta, avrebbe causato lesioni, di cui due colpose e una dolosa, ai danni di tre persone finite sotto i suoi ferri. In particolare, inquirenti e investigatori hanno contestato all'ortopedico di avere causato, durante le operazioni chirurgiche, lesioni dolose ad una donna di 91 anni e lesioni colpose ad altri due pazienti. Secondo l'accusa avrebbe poi incassato denaro, quasi 19 mila euro, e altre utilità per favorire l'acquisto di circa 360 protesi di due multinazionali sanitarie, la Johnson&Johnson e la B.Braun, che avrebbe poi impiantato ai pazienti provocando danni fisici a tre di loro. Tra le utilità rientrano le ospitate a programmi tv, per ottenere «significativo ritorno di immagine» e interviste su quotidiani di tiratura nazionale, cene in ristoranti come quella per 30 invitati dell'11 marzo 2016 alla Taverna Parioli di Milano per un importo di 1.785 euro e «viaggi, soggiorni e altre spese a latere di congressi nazionali e internazionali» per un ammontare complessivo di oltre 36 mila euro. Infine ci sono anche pagamenti in favore del figlio dell'ex primario Claudio Angelo Confalonieri per circa 32 mila euro.
Dagli atti dell'indagine, condotta dalla Gdf, erano emerse intercettazioni 'choc' nelle quali il luminare parlava anche di un femore rotto ad un'anziana per «allenarsi» in vista di un intervento in regime privato.
Il Messaggero