Milano, insulti al disabile dopo la multa: individuato automobilista

Milano, insulti al disabile dopo la multa: individuato automobilista
Un'inchiesta per «diffamazione aggravata» è stata aperta dalla Procura di Monza per arrivare all'individuazione della persona che, dopo essere stato...

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Un'inchiesta per «diffamazione aggravata» è stata aperta dalla Procura di Monza per arrivare all'individuazione della persona che, dopo essere stato multata per aver parcheggiato in un posto riservato alle persone disabili, ha lasciato nel parcheggio sotterraneo di un centro commerciale di Carugate ( Milano) un cartello con insulti di questo genere: «a te handiccappato che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo: a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccappato ... sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!».


Il Questore di Milano Marcello Cardona, si legge in una nota, «ieri sera, avuta notizia del fatto, e ritenendo i contenuti del cartello violenti e lesivi della dignità delle persone con disabilità, ha disposto sin da subito che le volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale intervenissero sul posto per fare chiarezza e individuare l'autore del gesto».

Il 18 agosto scorso, spiega la Questura di Milano, «è stato affisso all'interno di un centro commerciale a Carugate (MI) un cartello di insulti contro un disabile che l'autore riteneva colpevole di averlo fatto multare per aver parcheggiato nei posti riservati alle persone con disabilità». A tal fine, si legge ancora nella nota, «ed in stretto raccordo con l'Autorità Giudiziaria, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per diffamazione aggravata». La diffamazione è un reato per cui si può procedere con la querela della presunta vittima delle ingiurie e, dunque, è possibile che la querela sia anche già stata presentata. Il fascicolo è stato aperto, da quanto si è saputo, dalla Procura di Monza competente per territorio su Carugate. Il cartello, pieno di errori grammaticali oltre che di insulti, è stato fotografato e postato su Facebook due giorni fa da un passante e ha suscitato moltissimi commenti indignati.
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Il Messaggero