Attesa lunga, ma sbarco veloce. Sono scesi in poco più di 40 minuti dalla nave Diciotti i 67 migranti che erano stati soccorsi dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi...
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I primi a scendere nel porto di Trapani sono stati i due migranti indagati in stato di libertà dalla Procura per violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell'equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa. Sono il sudanese Ibrahim Bushara e il ganese Hamid Ibrahim. Entrambi erano scortati dalla polizia. Per loro, twitta il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, «la pacchia è finita».
«Andrò fino in fondo finché qualcuno non venga assicurato alla giustizia», ha commentato Matteo Salvini, intervenendo a Rtl 102.5. «Io volevo che le indagini spiegassero cosa era accaduto, per il momento ci sono indagati. Mi farebbe arrabbiare se coloro che sono sbarcati finissero tutti a piede libero, certezza pena deve essere fondamento per italiani e soprattutto per chi è ospite, non voglio che finisca tutto a tarallucci e vino», avverte il ministro dell'Interno.
Sulla vicenda interviene anche il vicepremieri Luigi Di Maio: «Rispettiamo la decisione del Presidente Mattarella» ma «servono procedure più veloci quando ci sono situazioni del genere». «L'intervento del Presidente è stato d'obbligo per far sbarcare i migranti», ha detto Di Maio. «Ma una cosa deve essere chiara: l'Italia deve farsi rispettare e perseguire chi si comporta in questo modo. La competenza è della magistratura ma ci deve essere un messaggio chiaro ai cittadini che si aspettano che la giustizia trionfi sempre», ha sottolineato il vicepremier. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero