Migranti, la linea del rigore attrae il 25% dei votanti

Migranti, la linea del rigore attrae il 25% dei votanti
Un elettore su quattro è attratto dalla linea dura sui migranti ed è favorevole allo slogan “fermare gli sbarchi”. Una quota leggermente più...

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Un elettore su quattro è attratto dalla linea dura sui migranti ed è favorevole allo slogan “fermare gli sbarchi”. Una quota leggermente più ampia, pari al 30%, considera invece l’immigrazione un problema, ma è favorevole a modalità di intervento meno spigolose preferendo lo slogan “prima gli italiani”. Più in generale il tema “migranti” è il secondo più sentito dagli italiani dopo quello del lavoro. Sono gli elementi più interessanti di un sondaggio SWG dedicato al monitoraggio dei possibili effetti del fenomeno dell’immigrazione sulle prossime elezioni politiche.


Effetti che, come si vede, sono notevoli e non sono nati certo con la sparatoria di Macerata (i cui riflessi sull’orientamento elettorale degli italiani emergeranno solo nei prossimi giorni). Tutti i sondaggisti concordano sul fatto che l’immigrazione è considerato dagli italiani un nodo rilevante.

La cifra magica che accomuna tutti i carotaggi è il 30%. «Anche secondo i nostri dati poco meno di un italiano su tre è preoccupato per il dossier immigrazione - spiega Carlo Buttaroni della Tecné - Non a caso si tratta della stessa quota di popolazione che non percepisce gli effetti positivi della ripresa economica che pure, gradualmente, si sta insinuando nelle pieghe dell’economia italiana».

IL NODO WELFARE
Secondo Buttaroni gli italiani in allarme per i migranti sono gli stessi che negli ultimi anni hanno visto ridurre il livello delle prestazioni dell’assistenza previdenziale o sanitaria o della distribuzione delle case popolari. E dunque non sono più disposti a dividere qualcosa che ritengono proprio con comunità che vengono da oltre confine. «Questi segmenti di elettorato - aggiunge Buttaroni - sono concentrati nelle periferie delle grandi città e in alcune aree del Nord. Avvertono “l’invasione” anche perché il flusso degli ultimi migranti, pur molto rallentato, si aggiunge agli insediamenti già presenti e distribuiti sul territorio».

«La molla anti-immigrati è molto robusta - aggiunge il sondaggista Antonio Noto - E’ molto più sentita al Nord che al Sud ed è un argomento vincente nelle periferie delle grandi città. Più in generale si può dire che questo elemento sia uno dei collanti della coalizione del centro-destra anche se viene articolato in modo diverso da Forza Italia rispetto ai partiti sovranisti».

IL GOVERNO
E’ interessante notare che il contrasto all’immigrazione è un tema che tocca anche il 20% dell’elettorato di sinistra, quindi grosso modo due milioni di elettori vicini ai Democrat e a Liberi e Uguali. «Il fenomeno - spiega Enzo Risso, direttore SWG - riguarda soprattutto i ceti medio-bassi della popolazione italiana».


Non a caso è proprio l’efficace contrasto ai flussi migratori sta determinando l’aumento della popolarità del ministro dell’Interno, Marco Minniti che ha più che dimezzato gli sbarchi negli ultimi mesi. «Le nostre rilevazioni - assicura Risso - collocano il grado di popolarità di Minniti al 25%, praticamente alla pari con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che da sempre è su quote molte alte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero