Le premesse non erano buone, dopo le bellicose dichiarazioni dei giorni scorsi da Vienna. Alla fine, però, il vertice sui migranti al Viminale tra i ministri...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il faccia a faccia tra Angelino Alfano e Johanna Mikl-Leitner è stato dunque all'insegna della volontà di lavorare insieme, da buoni vicini, anche se ognuno dei due ha ribadito la propria posizione. L'Austria non vuole che si crei un flusso di migranti dalla frontiera sud ed ha chiesto che Roma faccia la propria parte presidiando adeguatamente i valichi. La minaccia della sospensione di Schengen non è però stata messa sul tavolo. L'Italia, da parte sua, ha sottolineato che non si registrano finora attraversamenti significativi alla frontiera con l'Austria e che le forze di polizia non permettono passaggi indiscriminati e sono attive nei controlli, per i quali ci sarà un rafforzamento se emergerà la necessità. Al Viminale hanno inoltre evidenziato che le identificazioni di chi sbarca sono ormai al 100% e gli hotspot in funzione sono 4.
Dopo l'incontro, in una nota congiunta, i ministri hanno così convenuto di «intensificare la collaborazione bilaterale ed operativa nel monitoraggio e controllo della comune frontiera con l'obiettivo strategico di garantire la fluidità di passaggio al Brennero e di salvaguardare la libera circolazione prevista da Schengen». Alfano e Mikl-Leitner hanno anche sottolineato «la grande condivisione di intenti tra Italia e Austria sulle politiche Europee in materia di asilo e rimpatrio dei migranti ed hanno quindi ribadito di voler lavorare insieme per una politica europea comune fondata su un'ambiziosa riforma del regolamento di Dublino».
Per ora, dunque, l'Austria non sospenderà Schengen, ma è fermamente intenzionata a far partire - entro maggio-giugno - i controlli di confine al Brennero, con un check point stradale e corsie per la verifica dell'identità di chi viaggia. L'obiettivo - non facile da raggiungere - è attuare questo monitoraggio senza bloccare il traffico stimato in 40mila veicoli al giorno. E per questo è fondamentale la cooperazione con l'Italia che è pronta a dare il suo contributo con uomini e mezzi.
«Faremo tutto il possibile per evitare che si possano creare situazioni critiche al confine del Brennero, ma per giungere ad una reale e concreta soluzione è necessario l'impegno dell'Europa», ha detto oggi il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, annunciando che entro fine maggio saranno completate le opere infrastrutturali per l'intensificazione dei controlli dei profughi ai confini tra Italia e Austria.
Il Messaggero