È morto un monumento. Dormiva Marco Pennella. E tutti sapevano che non si sarebbe più svegliato. Ha cominciato a spegnersi all'indomani del 2 maggio, il giorno...
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Il medico che lo ha in cura stamane è andato a visitarlo. E poche ore dopo, Pannella è spirato. La compagna di una vita, Mirella era con lui. Poi sono arrivati gli amici radicali. Chi piange. Chi porta un fiore. arrivano passanti e lasciamo biglietti che parlano tutti della stessa cosa: la grandezza di Marco. I due tumori si sono mangiati il suo corpo da "roccia abruzzese" abituato a tutto lungo una vita piena ma poi anche il guerriero più indomito a un certo punto ha dovuto arrendersi. Anche se Pannella non ha mai contemplato la possibilità di una resa sia politica sia umana. Il mondo radicale lo piange, e la storia culturale e politica italiana non sa come ringraziarlo per tutto quello che ha fatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero