Manuela Bailo fu accoltellata alla carotide dall'amante. In un video gli ultimi istanti di vita

Quel segno profondo riscontrato durante l'autopsia sulla carotide di Manuela Bailo sarebbe la causa della morte della 35enne di Nave, in provincia di Brescia, uccisa dal suo...

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Quel segno profondo riscontrato durante l'autopsia sulla carotide di Manuela Bailo sarebbe la causa della morte della 35enne di Nave, in provincia di Brescia, uccisa dal suo amante Fabrizio Pasini, che ha confessato domenica notte dopo essere tornato da due settimane di vacanza in Sardegna con moglie e figli. «Ha usato un'arma bianca», sostengono gli inquirenti. «La morte di Manuela è avvenuta attraverso un'arma da taglio che ha comportato la recisione della carotide», ha precisato il procuratore capo di Brescia, Tommaso Buonanno. 


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Già il sopralluogo di ieri della Scientifica dei carabinieri nell'abitazione dei genitori dell'uomo, dove è avvenuto il delitto, aveva sgretolato la versione resa dal sindacalista che la Uil ha espulso dopo la vicenda. «Abbiamo litigato, ci siamo spinti ed è caduta dalle scale», aveva provato a raccontare Pasini. «Sui gradini non è stato trovato sangue», ha spiegato, invece, il sostituto procuratore Francesco Milanesi. «Riteniamo - ha aggiunto il magistrato - che sia stata uccisa con un'arma bianca per la natura della lesione e per il tratto netto». Agli atti di quello che è stato un giallo durato 23 giorni ci sono i tentativi di depistaggio delle indagini da parte dell'uomo che ha utilizzato per tre giorni il cellulare di Manuela Bailo, orami morta, mandando messaggi ad amici e parenti facendola credere ancora in vita. «Ha avuto una lucidità mentale in netta contrapposizione con l'ipotesi dell'incidente», ha spiega il procuratore bresciano parlando del comportamento del reo confesso nei giorni successivi all'omicidio. «Si è preso tutto il tempo per impacchettare il corpo della ragazza e trasportarla nel Cremonese, dove già aveva individuato il luogo dove occultare il cadavere», ha aggiunto Buonanno. 
   

L'ultima immagine in vita di Bailo è quella delle 3.57 di domenica 29 luglio, quando le telecamere fuori dalla casa dei genitori di Pasini la riprendono in compagnia dell'amante di ritorno dal pronto soccorso dove lui si era fatto vistare in seguito ad una caduta in casa. Alle 6.15, poco più di due ore dopo, lo stesso occhio elettronico inquadra il sindacalista da solo. In ciabatte e a torso nudo sale in auto per tornare a casa dalla moglie dopo aver ammazzato la collega e amante. Mentre il gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Pasini, la Procura nel pomeriggio ha firmato il nullaosta per la sepoltura della donna, i cui funerali saranno celebrati lunedì prossimo alle 16 nella parrocchia di Nave, primo paese della Valtrompia, dove vive la famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero