Macron, ecco la squadra: giovani, colti, aziendalisti e allievi di Strauss Kahn

Macron, ecco la squadra: giovani, colti, aziendalisti e allievi di Strauss Kahn
PARIGI - Intorno ai trent'anni, ottime scuole, esperienze in aziende private, anche all'estero, molta cultura e molto fiato, magari coltivato con allenamenti da...

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PARIGI - Intorno ai trent'anni, ottime scuole, esperienze in aziende private, anche all'estero, molta cultura e molto fiato, magari coltivato con allenamenti da maratoneti, la maggior parte con un nume tutelare comune ai più, Dominique Strauss Kahn: eccolo il dream team di Emmanuel Macron che adesso si dovrà trasformare in governo. Quentin, Ismael, Julien, Stéphan, Benjamin, Sophie: in poco più di un anno di vita, En marche ha dato i natali a una nuova classe politica, che negli ultimi mesi ha preso vita in una sala spartana e funzionale al sesto piano del suo quartier generale nel 15esimo arrondissement.


PARITÀ DI GENERE
Per il futuro governo Macron ha promesso una squadra ristretta, una quindicina di ministri, con parità maschi-femmine. Il posto di premier potrebbe esser occupato ad interim fino alle legislative dell'11 e 18 giugno, da cui dovrà uscire una maggioranza nuova di zecca ma dai contorni ancora imperscrutabili. Per l'interim circola da giorni il nome dell'ex ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian. Sarà l'unico lascito dell'era Hollande e potrebbe essere l'unica eccezione alla regola: «Non ci saranno ex ministri riconfermati». Per il posto di premier (esperienza necessaria) in pole position anche Anne-Marie Idrac, ex sottosegretario con Chirac e Sarkozy, ex amministratore delegato delle ferrovie Sncf e della rete dei trasporti della regione di Parigi Ratp. Altri senior che potrebbero entrare a sostenere i più giovani: il repubblicano ferocemente anti Fronte nazionale Xavier Bertrand, il sindaco socialista di Lione Gerard Collomb, leurodeputata Sylvie Goulard (possibile agli Esteri) e naturalmente François Bayrou, il centrista di Francia che Macron ha fortemente voluto con sé e al quale ha pubblicamente promesso «future importanti responsabilità». Per l'Interno si parla di Jean-Michel Fauvergue, ex capo delle forze speciali della gendarmeria, che diresse l'assalto all'Hypercahcer di Vincennes e al Bataclan.

Il cerchio magico del neo presidente è composto dalla banda dei Quattro. Il primo è Ismael Emélien, 29 anni, reclutato da Strauss Khan ancora ragazzino, ha conosciuto Emmanuel cinque anni fa, e avevano programmato di creare uno start up. Progetto (per ora) abbandonato. È il suo consigliere di strategia, maneggia i big data, è uno dei principali animatori di En marche. Della banda fa parte anche Julien Denormandie, 36 anni, considerata un clone del candidato: ha lavorato con lui al ministero dell'Economia, ingegnere forestale, Mba in economia, specialista del Medio Orientale, ha lavorato con Pierre Moscovici. Famoso nell'ambiente per una rara gentilezza. Vengono poi Stéphane Séjourné, 31 anni, che si è fatto le ossa nella lotta contro la politica economica di Sarkozy. E Benjamin Griveaux, 39 anni, anche lui reclutato da Strauss-Khan, passato per la prestigiosa scuola di Commercio Hec, dove ha incontrato Cedric O (oggi tesoriere di En marche), e Stanislas Guérini.

PROFESSORI E SOCIETÀ CIVILE

Avranno di sicuro da lavorare anche Sophie e Marc Ferracci, amici storici di Emmanuel e Brigitte. Sophie, 40 anni, è avvocato specialista in diritto degli affari, ha lavorato anche all'estero, Marc, 40 anni, è economista, docente universitario, conosce Emmanuel dai tempi dell'Hec, insieme hanno preparato il concorso per la prestigiosa scuola dell'amministrazione Ena (Marc non l'ha passato), è vicino al mondo sindacale e autore della parte economica del programma insieme con l'economista Jean Pisani Ferry. Potrebbe andare lui all'Economia. Tra i nomi della società civile che potrebbero entrare al governo la militante femminista Marlène Schiappa, (Pari Opportunità?) lo specialista dell'economia sociale e solidale Jean-Marc Borrello (il nome circola per il Lavoro).

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Il Messaggero