M5S, Lannutti: «Anche io sono stato migrante, ma le ong vanno bandite»

La questione migranti
É stato parecchio criticato per un messaggio sui social. Così oggi il senatore M5S  Elio Lannutti è costretto a correggere il tiro. Il tweet incriminato...

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É stato parecchio criticato per un messaggio sui social. Così oggi il senatore M5S  Elio Lannutti è costretto a correggere il tiro. Il tweet incriminato era questo: «Credo che di questo passo, le Ong finanziate da Soros ed altri ideologi della sostituzione etnica, oltre ad essere bandite dovranno essere affondate. Tolleranza zero!». Parlava della nave Lifeline e ha ricevuto diversi commenti infuriati. Come questo: «Faccio fatica a credere che tu possa aver scritto una cosa del genere! Senatore Elio Lannutti, per favore, dimmi che si tratta di un fake oppure che non sei riuscito ad esprimerti bene...». 


Così è arrivata la parziale rettifica. «La mia personale posizione sui migranti. Siamo stati emigranti, ed anche io tra loro. Ma non è più tollerabile accogliere tutti e da soli, alimentando le finalità poco nobili dei trafficanti di essere umani e dei governi e politici miopi, che fanno affari sulla pelle dei disperati», scrive. 


E poi ribadisce il concetto del tweet: «Occorre poi bandire Ong, alcune con navi pirata, che si appostano ai confini libici fungendo da taxi dei disperati, tanto l’unico ‘porto sicuro’, sono solo quelli italiani. Se altre Ong volessero continuare nei loro ‘soccorsi umanitari’ devono essere obbligate a portare i migranti nei Paesi che hanno loro rilasciato la licenza per navigare, contraddistinta dalla ‘bandiera’. Chi come me, ha fatto l’emigrante (con tanto di permesso di soggiorno), per pagarsi gli studi, nei paesi dove era vietato, in alcuni locali pubblici, l’ingresso: “ai cani ed agli italiani”, guadagnandosi la vita nei cantieri ed in tanti altri mestieri col sudor della fronte, non può essere ‘razzista’. Solo superando egoismi e presunte egemonie (la Francia di Macron, ha chiuso le frontiere con l’Italia persino ai minori respinti a Ventimiglia, violando Schengen nel silenzio tombale e con la complicità europea) si potrebbe riuscire a salvare ciò che resta dell’Unione europea. Tutto il resto è fango».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero