RIMINI Beppe Grillo è venuto a fare un sopralluogo. Davide Casaleggio ne ha fatti più di uno, a bordo di un suv scuro: «Procede tutto benissimo, questa...
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E già al primo colpo d'occhio di questa vigilia della kermesse, la metamorfosi politica del movimento risulta evidente. C'è Rousseau, la creatura di Casaleggio, che imperversa gazebo dopo gazebo. "Info point Iscriviti a Rousseau", "Villaggio Rousseau" (quello dove parlerà Roberto Fico il grande oppositore riluttante), "Merchandising Rousseau": e centinaia di scatoloni contenenti cappellini, bicchierini, e t-shirt intitolate alla piattaforma elettronica su cui stanno votando i grillini per Di Maio premier vengono scaricate da un tir. L'azienda, cioè Rousseau, sembra prevalere sul partito. E l'aspetto istituzionale - la gran parte dell'area è occupata dai tendoni dei "sindaci 5 stelle" non divisi per città in mondo da evitare che la Raggi venga isolata dal contesto e non si possa giovare dallo stare mescolata con gli altri - sovrasta quello del movimento. Che fine hanno fatto i capanni dedicati a discutere dell'acqua pubblica o della lotta contro l'alta velocità o di tutto il benecomunismo che è stato radice e lievito per il movimento cinque stelle prima che si normalizzasse? Non c'è traccia di tutto questo per ora, nella festa governista. Ma non siamo neppure all'inizio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero