«Qui puoi parcheggiare solo se risiedi a Pontida e se non sei lesbica». E' questo il senso di un regolamento comunale - poi ritirato - che ha suscitato una...
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In particolare le polemiche sono scoppiate attorno alla premessa, dove si legge che «l'Amministrazione Comunale intende con il presente regolamento comunale promuovere il sostegno alle famiglie naturali, formate dall'unione di un uomo ed una donna a fini procreativi, nucleo fondante della società civile, favorendo la sosta della donna pontidese in fase di gestazione o di puerperio in apposite aree loro riservate, riconoscendo l'essenziale
funzione familiare della donna nella maternità».
«Un provvedimento vergognoso» lo ha definito il vicesegretario del Pd Maurizio Martina. «Dove vogliono portarci?
Ai posti riservati sui bus? O al divieto d'ingresso nei negozi per alcune razze?». «Non è una semplice azione folkloristica o di propaganda messa in campo da un partito che sull'avversione per il diverso ha fondato tutta la sua strategia: qui abbiamo superato, oltre alla soglia della decenza, anche quella della civiltà» ha commentato la deputata Dem Elena Carnevali, componente della Commissione Affari sociali.
Per il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia, Dario Violi, «la discriminazione dei parcheggi rosa è
agghiacciante e va condannata con fermezza. Chiediamo al sindaco di scusarsi e di revocare immediatamente quel regolamento». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero