LOS ANGELES Sono scese in campo o sono salite sul palcoscenico. Hanno tifato e si sono schierate. E alla fine hanno perso. LeBron James o Madonna (nella foto), Dwyane Wade o Kate...
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Per le star è stata una sonora sconfitta anche per il loro ego. Probabilmente pensavano di contare di più, di avere più potere sul pubblico, di saper influenzare e di poter condizionare il voto a colpi di canzoni, autografi e selfie. Per questo, nei giorni che hanno preceduto il voto, moltissime star fra cui Beyonce, il marito Jay Z, Lady Gaga, ABruce Springsteen, Katy Perry e Madonna, avevano improvvisato concerti, arringato alla folla, postato messaggi video sui social. Tutti pro-Hillary, tutti molto ottimistici (le star pro-Trump si potevano contare sulle dita di una mano, Clint Eastwood, John Voight, Kirstie Alley i più famosi). Alcuni messaggi erano accorati, come quello di Leonardo DiCaprio, che dal palco degli Hollywood Film Awards aveva parlato del suo documentario sui cambiamenti del clima e della necessità che alla Casa Bianca sieda chi ha a cuore la salute del pianeta, quindi Hillary Clinton e non certo Donald Trump, che ha sempre negato l'esistenza stessa del riscaldamento globale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero