La partita di Renzi: stavolta deve prevalere la politica

La partita di Renzi: stavolta deve prevalere la politica
ROMA La trattativa continua, sul mercato aumenta l'incertezza ma non la determinazione con la quale il governo intende «stendere una rete di protezione» in grado...

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ROMA La trattativa continua, sul mercato aumenta l'incertezza ma non la determinazione con la quale il governo intende «stendere una rete di protezione» in grado di tutelare il sistema bancario italiano «e non solo». Con questo mandato oggi e domani il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan discuterà a Bruxelles di bail-in, di unione bancaria ma anche delle possibili procedure d'infrazione per Spagna e Portogallo che Renzi ha già avuto modo di definire surreali.


VIOLAZIONI
L'occasione per dimostrare che la politica conta più dell'economia è ghiotta e Renzi intende sfruttarla convinto che quando le variabili politiche e geopolitiche superano quelle economiche - Brexit in testa - i mercati si confondono e le leadership devono dimostrare di essere in grado di decidere. Tocca quindi ai tecnici della Commissione Europea trovare la quadra tra l'esigenza del rispetto delle regole - che l'Italia non ha mai detto di voler violare - e la necessità di preservare la stabilità del sistema. Dalla prima riunione dei ministri dell'Economia dopo la Brexit, palazzo Chigi si attende consapevolezza dei rischi che corre l'Europa e si valuteranno i margini negoziali che ciascun paese dell'eurozona intende concedere al presidente Juncker. Più sarà decisa e alta la «rete di protezione» e meno margini si concederanno alla speculazione che, visti i bassi profitti dovuti ai tassi d'interesse, ha orientato le proprie ambizioni sui crediti deteriorati delle banche. Fermare la speculazione per evitare che la vicenda del Monte dei Paschi, e delle sue sofferenze, non inneschi una valanga destinata a mettere in difficoltà l'Italia, il suo governo e, a cascata, l'intera eurozona. Banche tedesche comprese. La chiave di tutto è l'articolo 45 della Comunicazione della commissione Ue sulle banche che autorizza interventi dello Stato nel capitale degli istituti in difficoltà. Per il governo è possibile sospendere il bail-in, e le relative conseguenze negative per gli obbligazionisti, quando è a rischio la stabilità finanziaria del sistema.

NO EURO

Via libera quindi ad interventi pubblici, ampia tutela ai risparmiatori e soprattutto, volontà della politica di difendere il proprio sistema bancario che ha nei bilanci crediti deteriorati ma non ai valori che la speculazione vorrebbe acquistare. La partita è complicata, ma stavolta Renzi non intende ripetere il film visto con il fallimento delle quattro banche popolari alle quali è stato applicato il bail-in con tanto di risparmiatori in piazza e pentastellati in tv a chiedere l'uscita dell'Italia dall'euro. Uno scenario che, se ripetuto su Mps, renderebbe ancor più complicata la vittoria al referendum di ottobre. La Merkel ne è consapevole. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero