La visita di questa mattina in Kosovo ha rappresentato per il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’Armata Salvatore Farina un ritorno carico di...
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L’incontro con i militari italiani impiegati in Kosovo, è stata l’occasione per esprimere la propria soddisfazione nei confronti dell’operato svolto dagli uomini e dalle donne dell’Esercito e anche di Aeronautica, Marina e Carabinieri; “More Togheter” così come recitava il motto scelto dallo stesso generale Farina nel suo periodo di comando in questa missione, al fine di esaltare la collaborazione e il dialogo tra tutti gli attori responsabili della sicurezza e del progresso del Kosovo.
In mattinata, il comandante è stato a Camp Film City – Priština/Prishtinë, dove ha incontrato il generale Salvatore Cuoci – attuale comandante della missione a guida Kfor – e il personale italiano impiegato presso il quartier generale. Il Capo di Sme ha inoltre avuto l’opportunità di incontrare il presidente e il primo ministro del Kosovo, Hashim Thaçi e Ramush Haradinaj, oltre a Rustem Berisha e al generale Rrahman Rama, rispettivamente ministro e comandante delle Ksf (Kosovo Security Forces).
Nel pomeriggio Farina ha invece salutato il personale del Multinational Battle Group West – unità multinazionale a guida italiana composta da italiani, sloveni, austriaci e moldavi, di competenza nel settore occidentale del Kosovo – nella base denominata Camp Villaggio Italia presso Peć/Peja, per poi recarsi, assieme al comandante di Kfor ed al comandante del MNBG-W, colonnello Ruggero Cucchini, in visita presso il Monastero di Visoki Dečani dove ha avuto un breve colloquio con l’abate Padre Sava Janjic.
L’operazione Kfor a guida Nato, denominata “Joint Enterprise” vede la partecipazione di circa 4000 soldati di 28 Paesi differenti; il contingente italiano consta di poco più di 500 militari delle varie forze armate, attualmente impiegati in diverse unità multinazionali a guida italiana - Multinational Battle Group West (MNBG-W), Multinational Specialized Unit (MSU) dell’Arma dei carabinieri, Joint Regional Detachment – South East (JRD - SE) – oltre che in numerosi incarichi di responsabilità presso il quartier generale di Priština/Prishtinë. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero