Una nuova presunta "notizia" si aggiunge alla lunga lista delle voci fatte circolare dai personaggi più disparati sulla sorte di padre Paolo Dall'Oglio, che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ad oggi, hanno inoltre fatto sapere all'Ansa qualificate fonti d'Oltretevere, non c'è «alcun riscontro» sulla notizia relativa al pentito, identificato come Saleh A. In Vaticano ha suscitato anzi un certo stupore il fatto che le indiscrezioni siano state pubblicate dalla stampa francese senza che prima nessuna informazione fosse notificata da Parigi alle autorità della Santa Sede. Gli inquirenti francesi, invece, avevano prontamente avvisato le autorità olandesi e quelle tedesche delle dichiarazioni di Saleh A., che aveva parlato di una cellula dormiente composta da una ventina di membri dell'Isis ripartiti tra il campo profughi olandese di Nimegue e Dusseldorf. Nella città tedesca, secondo il pentito, la cellula si preparava a compiere un attacco suicida ad un quartiere commerciale. Dopo quattro mesi di indagini, tre complici di Saleh A., anch'essi siriani, sono stati arrestati. Tra di loro Hamza C., il complice con il quale il pentito ha detto che progettava di recarsi a Roma per proporre la vendita del video tramite un certo "Carlos" in cambio di 10 mila euro. La ricostruzione lascia però molti punti oscuri. Compreso se e come Saleh A. sarebbe entrato in possesso del video che avrebbe dovuto confermare che padre Dall'Oglio era vivo e nelle mani dello Stato islamico.
A tutt'oggi, invece, l'unica cosa che si sa del gesuita, che ha 61 anni, è che è scomparso il 29 luglio 2013 a Raqqa, dove si era recato con l'intento di fare liberare alcuni ostaggi.
Il Messaggero