Ivana Spagna: "Picchiata e aggredita. Adesso non dormo, ho raddoppiato le pasticche"

Ivana Spagna: "Picchiata e aggredita. Adesso non dormo, ho raddoppiato le pasticche"
"Vado avanti a pasticche e continuo a raddoppiare la dose, come chiudo gli occhi, vedo questa montagna che mi vede addosso. Ho la sensazione di essere sola, ho grande fiducia...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Vado avanti a pasticche e continuo a raddoppiare la dose, come chiudo gli occhi, vedo questa montagna che mi vede addosso. Ho la sensazione di essere sola, ho grande fiducia nelle forze dell’ordine ma poi questi delinquenti dopo due giorni escono". Ivana Spagna racconta a "Domenica Live" l'aggressione subita recentemente: "Mi sono trovata nella zona che costeggia la Fiera - ha raccontato a Barbara D'Urso - c’era un semaforo rosso, mi sono fermata e ho sentito una botta contro la macchina. Un uomo si copriva il viso dicendo “Scusi, non l’avevo vista”: io mi sono preoccupata per lui perché mi diceva che si era fatto male. Ho accostato e ho pensato a lui come una cretina".




Ivana è caduta nella trappola ("Ho aperto la portiera e un’altra persona si è fiondata dentro la macchina. Mi ha preso l’orologio ma faceva fatica a tirarlo a causa del cinturino. Io mi difendevo con i calci ma lui ha risposto con pugni e gomitate. Mi teneva per il collo e io gli ho anche dato un morso. E’ stata una lotta. Ho urlato: “Aiutatemi!”. E’ durata un bel po’."), ma nessuno l'ha aiutata: "La gente ha paura. Li capisco. Io ho sempre dato una mano. D'ora in poi se qualcuno mi batter sul vetro io non mi fermo, chiamerò i Carabinieri". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero