Ius soli, Cuperlo chiede di allungare la legislatura e Sel un voto di fiducia: ma i numeri non ci sono

Ius soli, Cuperlo chiede di allungare la legislatura e Sel un voto di fiducia: ma i numeri non ci sono
“Non può e non deve finire così. Con una conclusione che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia. Quegli scranni vuoti al Senato nell'ultimo...

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“Non può e non deve finire così. Con una conclusione che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia. Quegli scranni vuoti al Senato nell'ultimo giorno utile, la fuga dei senatori 5 Stelle, quel brindisi leghista, il dispiacere profondo per quelle assenze di parlamentari del Pd, sono una immagine da cancellare”. Gianni Cuperlo, deputato e leader della minoranza interna al Pd, torna alla carica sullo ius soli e sostenendo che “adesso è il momento giusto perché il capo del Governo e il segretario del Partito Democratico chiedano al presidente Mattarella di prolungare la legislatura di pochi giorni”. 


La fa un po' facile Cuperlo come tutti coloro del Pd e non solo, chiedono di riconvocare palazzo Madama come se la mancata approvazione della legge sulla cittadinanza fosse solo una questione di tempo e non di numeri. Al Senato il Pd non ha mai avuto la maggioranza e le forze centriste che hanno sostenuto i governo Letta, Renzi e Gentiloni non vogliono la legge sulla cittadinanza malgrado l’abbiano votata a Montecitorio. 

Luigi Manconi, senatore del Pd, accusa il suo partito sostenendo che “non ci ha creduto molto” e ricorda le assenze a palazzo Madama prima di Natale. Una risposta, seppur indiretta, arriva dal senatore sempre del Pd Roberto Cociancich, sostenitore della legge: “Perché  non si è votato prima? Perchè bisognava approvare la legge di bilancio. Il rischio della mancata approvazione era concreto perchè una parte delle forze politiche che costituiscono la maggioranza ha dichiarato di non volere più lo ius soli, pur avendolo votato in prima lettura alla Camera”. “Se guardiamo a ciò che è successo negli altri Paesi europei dove ci sono stati attentati terroristici - prosegue il parlamentare dem - vediamo che essi si sono verificati proprio laddove il processo di integrazione non si è compiuto, là dove sono state creati dei ghetti. Vogliamo seguire questi esempi? Chi oggi predica l'esclusione si rende corresponsabile dell'ingiustizia e della ribellione di domani. Questa legge - conclude Cociancich - è importante per il nostro futuro, è possibile, è giusta, è nel nostro interesse”.


Toni da campagna elettorale che si ritrovano nella richiesta di Loredana De Petris, capogruppo al Senato di Leu, che chiede un voto di fiducia e anche nelle parole degli esponenti dei partiti contrari a concedere la cittadinanza ai minori che frequentano le nostre scuole. “Il Pd e la sinistra hanno avuto due anni e mezzo per approvare lo Ius soli”, sostiene il leghista Roberto Calderoli.  “ Adesso basta, la smettano di fare campagna elettorale su argomenti di questa portata. Mattarella non ascolti chi da sinistra lo tira per la giacchetta. Anche perché se il Governo dovesse chiedere la fiducia sullo Ius soli verrebbe sfiduciato”. Esattamente il problema che impedisce al governo di tentare prove di forza in Parlamento.

Marco Conti Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero