Isis, cani muniti di esplosivo contro le truppe nemiche

Un cagnolino munito di bomba pronto a seminare morte e distruzione. È questa la denuncia della Kurdistan Organizzation for Animal Rights Protection che ha salvato un...

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Un cagnolino munito di bomba pronto a seminare morte e distruzione. È questa la denuncia della Kurdistan Organizzation for Animal Rights Protection che ha salvato un piccolo animale che era stato “attrezzato” dagli uomini dello Stato Islamico per diventare un piccolo kamikaze.

 

Come mostrano le immagini pubblicate on line, un gruppo di soldati iracheni ha fermato un cucciolo con due bottiglie sulla schiena bloccate da un groviglio di fili, collegati a un esplosivo rudimentale: come spiegano i militari il cane era stato inviato dagli uomini del Califfato per attraversare la linea del nemico. Una volta infiltrato, il dispositivo sarebbe stato azionato a distanza tramite un telecomando: una stratagemma ideato per uccidere più nemici possibile. Si tratta dell'ultimo congegno escogitato dai jihadisti nel disperato tentativo di opporsi all'avanzata delle truppe irachene. Pochi giorni fa l'Isis aveva fatto ricorso all'uso di un drone sul fronte sud-occidentale di Mosul che ha sganciato una piccola bomba su una colonna di blindati Humvee, facendo esplodere il carico di munizioni a bordo di un mezzo che è stato disintegrato.


Intanto continua la lotta per riconquistare i territori rimasti in mano allo Stato islamico: il comandante dell'offensiva governativa irachena, il generale Abdul Amir Yarallah, ha detto che oggi le forze lealiste hanno liberato un altro quartiere nella parte ovest della città, Haj al Jawsaq, prendendo l'intero controllo del cosiddetto Quarto Ponte sul fiume Tigri. In precedenza, fonti militari avevano riferito che era stato riconquistato il quartiere di Tayaran, sempre sulla sponda occidentale. I combattimenti proseguono intensi in quattro aree residenziali alla periferia meridionale e occidentale di Mosul. Le fonti ammettono che l'avanzata procede lentamente a causa dell'uso di autobomba e cariche esplosive da parte dei jihadisti dello Stato islamico. Allo stesso tempo, anche i raid aerei della Coalizione internazionale a guida americana sono diminuiti di intensità per il timore di colpire obiettivi civili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero