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Non è stato il momento più glorioso della sua carriera. Dopo anni passati a esibirsi nel mondo in rappresentanza dell'Irlanda del Nord, Logy On Fire, 29enne artista di strada "mangiafuoco", durante una performance in una strada di Belfast ha rischiato di essere mangiato lui dalle fiamme davanti alla folla che seguiva il suo show, come si vede in un video postato da uno spettatore. Quello che lui stesso definisce come «il trucco più pericoloso del mondo... se non viene fatto correttamente»" si stava rivelando fatale nel giorno in cui, per la prima volta, non aveva effettuato minuziosamente tutti i controlli necessari prima di esibirsi. Fortunatamente, anche grazie all'aiuto degli spettatori che, scioccati dalla scena, hanno cominciato a gettargli addosso bottigliette d'acqua per spegnere le fiamme, l'unica vittima è stata parte della sua lunga barba, dissolta in cenere.
«La Belfast Beard Company festeggiava il terzo compleanno - ha raccontato Logy - Un paio d'anni fa aveva realizzato un olio da barba per me e mi sponsorizzava, così ho pensato di fare una capatina all'evento per regalare un'esibizione. Quel giorno avevo già lavorato, ed evidentementre un po' di combustibile mi era rimasto sulla barba: per la prima volta in tanti anni non ho effettuato tutti i controlli precauzionali, che per me sono la routine, ed ecco che puntualmente sono stato punito. È la prima volta che mi succede una cosa del genere: quando ho "ingoiato" il fuoco la mia barba ha cominciato ad ardere e la gente intorno a me ha cominciato a urlare, convinta che fosse la mia faccia a bruciare. Insegno questi trucchi a molte persone, quindi so cosa fare in queste situazioni: ho preso subito la mia giacca e me la sono messa sul viso, mentre tanta gente si avvicinava e mi gettava acqua e bevande addosso per spegnere le fiamme. Erano talmente nel panico che hanno passato diversi minuti a sommergermi di liquidi, dopodiché mi hanno portato in ospedale: a parte il piccolo choc, l'unica vittima dell'incidente si è fortunatamente rivelata solo la barba che, nonostante tutto, è comunque rimasta in gran parte indenne».
Il Messaggero