La nuova campagna su Twitter del primo ministro indiano Narendra Modi contro l'infanticidio femminile sta sollevando un vespaio di polemiche. Il premier della destra, in una...
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LE ACCUSE
La trovata di Modi è stata però criticata sui social. Una attivista comunista Kavita Krishnan, che fa parte di un'associazione contro gli stupri, ha accusato il premier di «avere un passato di molestatore di ragazze» e ha invitato a non condividere con lui le foto delle proprie figlie. Un'attrice televisiva, Shruti Seth, ha invece bollato l'iniziativa come parte dell«ossessionè di Modi per i selfie (ne aveva preso uno con il premier cinese Li Keqiang) e ha sollecitato invece delle riforme a favore dell'emancipazione femminile. Nonostante queste voci discordanti, la campagna ha ricevuto una marea di adesioni, sia da parte di personaggi dello spettacolo e dello sport, che da gente comune che hanno inondato i social di selfie con le proprie figlie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero