Due imputati indiani nel processo per l'impressionante serie di attentati realizzati a Mumbai (India centrale) nel 1993 sono stati condannati oggi a morte da un tribunale...
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Il pubblico ministero, Deepak Salve, ha ricordato nel corso del dibattimento in giugno che gli attentati furono realizzati per vendetta per la demolizione il 6 dicembre 1992 ad Ayodhya di una moschea musulmana, Babri Masjid, che fu seguita da gravi disordini in tutta l'India e in particolare a Mumbai, con un bilancio di quasi mille morti. Il 12 marzo 1993 ben 13 attentati sconvolsero Mumbai con un bilancio di 257 morti e 717 feriti. Le esplosioni che terrorizzarono tutta l'India avvennero nell'edificio della Borsa di Mumbai, presso la sede di Air India, nel Zaveri Bazar, e negli hotel a cinque stelle SeaRock, Juhu Centaur ed altri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero