Non ha retto al peso e alla vergogna: una ragazza di 16 anni, della casta dei Dalit, il livello più basso nel sistema sociale induista, si è data fuoco dopo essere...
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«Babloo ha aperto la porta e ha iniziato lanciare accuse su mio figlio – ha raccontato il padre della ragazza – Ha fatto osservazioni sul fatto che noi siamo dei Dalit, lo ha schiaffeggiato e ha minacciato di ucciderlo». Oppressa dalla vergogna, la ragazza si è cosparsa di cherosene e si è data fuoco. Ora lotta per rimanere in vita, ha subito ustioni sul 40% del corpo ed è stato ricoverata al Sudarshan Hospital: i medici dicono che la sua condizione è critica. «La ragazza è stata soccorsa – ha detto Ashok Sisodiya, della polizia - I familiari hanno presentato la denuncia contro Babloo e un amico ventenne, Amit, che faceva la guardia davanti al cancello per accertarsi che non arrivasse nessuno. Babloo è stato arrestato, Amit è ancora in fuga».
La polizia ritiene che la vittima sia stata selezionata proprio perché appartenente alla casta del Dalit. I genitori della ragazza, infatti, hanno raccontato di essere stati minacciati e di aver ricevuto l’offerta di una somma di denaro per chiudere il caso. «Le loro famiglie ci hanno proposto un risarcimento - ha detto la madre della vittima - Potremmo non essere potenti come loro, ma nostra figlia sta combattendo per sopravvivere. Pensano che ci possa essere una somma che valga la sua vita?» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero