Scherzi del destino. Fu proprio il neo premier Renzi a dirgli nel faccia a faccia lampo nel febbraio 2014, «esci da questo blog Beppe», ma da oggi è il presidente del Consiglio...
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Il guru pentastellato aggiunge: «Da oggi il nome Renzi non sarà più presente nei post. È come fare entrare aria pulita in una stanza piena di fumo, di balle, di smog, di inconsistenza che ti intossica -prosegue il leader M5S-. L'ebetino vive solo di visibilità, da oggi, almeno in questo blog, lo eliminiamo. Il Bomba, senza l'appoggio dei media, starebbe al massimo a pescare carpe in Arno». Quindi ribaltando la massima «purché se ne parli»,
Grillo gioca la carta della rimozione lessicale e iconografica. A qualcuno ricorderà la vecchia Russia, lui cita l'antica Roma. «Una pena particolarmente aspra riservata agli hostes, ossia ai nemici di Roma e del Senato».
Per Grillo, «stare dietro alle sue balle vuol dire fare il suo gioco. Va trasformato nell'uomo (?) invisibile. Nel
signor nessuno che è. Gli va applicata la damnato memoriae in vita, la cancellazione della memoria di una persona e la distruzione di qualsiasi traccia possa tramandarla ai posteri».
Il fondatore del M5S conclude: «Good bye mister Renzi, almeno da questo blog. Do you speak english? Ps: la cancellazione dell'innominabile vale anche per i commenti, evitate di inserire il suo nome nel testo se volete vedere pubblicato il vostro commento». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero