La Gran Bretagna sarà ingovernabile senza un'intesa con gli euroscettici

La Gran Bretagna sarà ingovernabile senza un'intesa con gli euroscettici
La piccola contea di Rochester and Strood annuncia grandi problemi per il Regno Unito. Gli istituti di scommesse britannici, dopo il secondo seggio in parlamento conquistato dagli...

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La piccola contea di Rochester and Strood annuncia grandi problemi per il Regno Unito. Gli istituti di scommesse britannici, dopo il secondo seggio in parlamento conquistato dagli euroscettici nel collegio del Kent, ritengono che alle elezioni del prossimo maggio non ci sarà alcuna maggioranza. L'attuale primo ministro, David Cameron, si troverà in una situazione complicatissima: potrebbe - forse - tornare a Downing Street ma per farlo dovrà - quasi certamente - trattare con gli indipendentisti che vogliono l'Inghilterra fuori dall'Unione Europea. Una manovra acrobatica in cui effetti si farebbero sentire fino a Bruxelles.


Subito dopo le elezioni suppletive a Rochester and Strood gli allibratori professionisti inglesi hanno aggiornato le quote delle scommesse. L'Ukip di Nigel Farage, secondo i professionisti del settore, non vincerà le elezioni di maggio - nel senso che non avrà più seggi di tutti gli altri partiti - ma i conservatori e i laburisti non ne avranno abbastanza per formare un governo da soli. Stando alle previsioni, c'è almeno il 65 per cento delle probabilità che a Westminister, sede del parlamento britannico, non esista alcuna maggioranza. Il che significa che il partito che avrà ottenuto più deputati dovrà cercare un accordo con gli indipendentisti per guidare il Paese. Si prevede che gli euroscettici portino una pattuglia consistente alla Camera dei Comune e la pattuglia potrebbe diventare l'ago della bilancia di tutto il sistema.



Non a caso il leader dell'Ukip, Nigel Farage, dopo il nuovo trionfo, ha detto che «l'esito delle elezioni generali dell'anno prossimo diventa imprevedibile ed è al di là di ogni comprensione». La contea di Rochester and Strood, nell'Inghilterra sud orientale, è lì a dire che le parole non sono senza fondamento: la zona era una roccaforte dei conservatori e i Tory avevano un vantaggio di diecimila voti sui laburisti. Il candidato degli indipendentisti, uscito dal partito di Cameron per dissenso sulle scelte del governo, li ha recuperati tutti e si è aggiudicato il seggio con quasi tremila schede di margine. Possono sembrare dettagli ma non lo sono: i collegi marginali - quelli nei quali il risultato è estremamente incerto - potrebbero franare tutti verso gli euroscettici e allora le onde del terremoto inglese si sentirebbero in tutta Europa.











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Il Messaggero