«Cavalcami tutto il giorno per 3 sterline». Bufera per uno slogan sessista in Galles. Società di trasporti costretta a rimuovere le pubblicità

la pubblicità dietro gli autobus della compagnia NAT
La società di autobus New Adventure Travel di Cardiff, in Galles, ha ideato una campagna pubblicitaria che non è stata particolarmente apprezzata in città. Per promuovere una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La società di autobus New Adventure Travel di Cardiff, in Galles, ha ideato una campagna pubblicitaria che non è stata particolarmente apprezzata in città. Per promuovere una nuova offerta, ha pensato di affidarsi a due modelli, un uomo e una donna, senza indumenti nella parte superiore del corpo con un cartello con su scritto: «Monta su, tutti i giorni per 3 sterline». Detto che la traduzione dall'inglese non è proprio fedelissima (“Ride me all day for 3 pounds”) e che non riesce a rendere a pieno l'ambiguità all'interno dello slogan, sono state numerose le lamentele arrivate alla società da parte di utenti imbarazzati dalla scelta pubblicitaria. Una ragazza gallese, Vicky Chandler, ha scritto sul Twitter della New Adventure Travel: «Trovo la vostra promozione a Cardiff incredibilmente sconfortante». Sebbene i manifesti mostrino sia un corpo maschile che quello femminile, quest'ultima versione ha suscitato parecchie critiche sui social media. Hana Johnson, del blog We Are Cardiff, ha scritto: «Sono rimasta di stucco davanti a uno di questi autobus, stamattina. Sento l'obbligo di richiamare gli uomini e le donne di questa città a farsi sentire dalla compagnia contro la mercificazione del corpo umano e lo sfruttamento della prostituzione».




La compagnia ha risposto alle critiche con una dichiarazione sul suo sito internet: «Il nostro obiettivo era renderci attrattivi verso le giovani generazioni. Abbiamo sviluppato una campagnia di parità, con un uomo e una donna, per promuovere il costo dei nostri biglietti giornalieri. Con lo slogan non intendevamo offendere nessuno e, se è successo, ce ne scusiamo immediatamente. Non avevamo intenzione di mercificare il corpo umano, né maschile, né femminile».



Dato il volume di lamentele piovute sulla compagnia, la Nat ha rimosso ogni fotografia sui suoi bus nelle 24 ore successive. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero