Quasi tre ore al buio di una galleria, con il caldo che si faceva sempre più opprimente, senza sapere quando gli aiuti sarebbero arrivati. È l'odissea di diverse...
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A bordo del Frecciarossa, almeno secondo quanto riferito da un passeggero e dalle stesse Ferrovie, non ci sono state scene di panico, ma molti passeggeri sono scesi dal treno aspettando l'arrivo dei soccorsi sui marciapiedi e sulle 'isolè della galleria. Il personale ha però dovuto chiedere se a bordo ci fosse un medico: una donna ha avuto un leggero malore. Mentre le operazioni di aggancio venivano portate a termine, intorno alle 13.15, alla stazione di Santa Maria Novella è stato approntato un punto di ristoro con acqua e alimenti ed è stato fatto arrivare, a titolo precauzionale, personale del 118 per eventuali emergenze. Solo una donna, sui quarant'anni, dopo un controllo del medico accanto ai binari, è stata trasportata per accertamenti al pronto soccorso, anche se non sono mancati tra i passeggeri momenti di apprensione e di rabbia.
Tutti i passeggeri, dopo essere stati rifocillati, sono stati trasferiti su un altro Frecciarossa e hanno potuto riprendere il viaggio verso le proprie destinazioni. Durante il blocco del convoglio ritardi si sono registrati per tutti i treni a lunga percorrenza, costretti ad andare a velocità ridotta nella galleria. Ferrovie ha comunicato che tutte le persone che erano a bordo del 9514 avranno diritto al totale rimborso del biglietto. Secondo il Codacons, però, hanno diritto anche a «un risarcimento monetario per i danni morali e materiali subiti. Parlare solo di rimborsi dei biglietti è offensivo per tutti quei passeggeri costretti a rimanere per ore in galleria in attesa di essere portati a destinazione», ha detto il presidente dell'associazione di consumatori Carlo Rienzi. Per le Ferrovie la difficile giornata in Toscana è stata completata da ritardi fino a 70 minuti per una ventina di convogli regionali, e cancellazioni parziali per un'altra dozzina, tra le stazioni di Castello e Prato, nella tratta Firenze-Viareggio. La polfer, dalle 15.00 alle 17.00, ha dovuto chiedere a Ferrovie di far procedere i treni a vista perchè all'altezza di Sesto Fiorentino una persona, poi scomparsa nel nulla, sembrava minacciare il suicidio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero