L'Italia non può «accettare tutti» gli immigrati. Lo ha detto il candidato presidente della Regione Lombardia per il centrodestra, Attilio Fontana, parlando...
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In sostanziale sintonia il leader della Lega Matteo Salvini fa proprie: «Al governo normeremo ogni presenza islamica nel Paese. Esattamente come in tempi non sospetti ha sostenuto Oriana Fallaci, siamo sotto attacco, sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere. È in corso un'invasione, a gennaio sono ripresi anche gli sbarchi. Il colore della pelle non c'entra e c'è un pericolo molto reale: secoli di storia che rischiano di sparire se prende il sopravvento l'islamizzazione finora sottovalutata».
«È una scelta - aggiunge Fontana - se una maggioranza degli italiani dovesse dire 'dobbiamo auto-eliminarca', vuol dire che dobbiamo andare da un'altra parte». Rispondendo a un ascoltatore che lo interpellava sulla questione immigrazione, Fontana ha detto che «viviamo una realtà che è anche questa irracontabile». «Uno Stato serio dovrebbe progettare e programmare anche una situazione di questo tipo - ha proseguito il candidato presidente della Lombardia -. Dovrebbe dire quanti riteniamo giusto accoglierne e quanti immigrati non vogliamo fare entrare, come li vogliamo assistere, che lavori dare loro, che case o scuole dare loro. A quel punto quando un governo fa un progetto di questo genere lo sottopone ai suoi cittadini».
Secondo Fontana, non ha senso «fare il discorso demagogico e assolutamente inaccettabile per cui dobbiamo accettarli tutti». «È un disegno a cui bisogna reagire, a cui bisogna ribellarsi - ha concluso l'esponente leghista -. Perché non possiamo accettarli tutti, perché se dovessimo accettarli tutti, non ci saremmo più noi come realtà sociale, come realtà etnica. Perché loro sono molti più di noi e molto più determinati nell'occupare questo territorio. Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma è questione di essere logici o razionali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero